Il progetto ‘I papi veneti, tra cinema e tv’ presentato alla Mostra del Cinema di Venezia
04 Settembre 2023
Mappare, digitalizzare e restaurare le fonti audiovisive su Pio X e Giovanni Paolo I custodite in cineteche e archivi in Italia e all’estero. Questo l’obiettivo dell’iniziativa a cura della Presidenza Regione del Veneto e della Fondazione Mac per valorizzare il profilo dei due pontefici veneti del Novecento nell’ambito di specifiche traiettorie di ricerca
Ha destato un certo interesse la presentazione del progetto ‘I papi veneti, tra cinema e tv – Presentazione di mappatura, digitalizzazione e restauro delle fonti audiovisive su Pio X e Giovanni Paolo I”. Una iniziativa a cura della Presidenza Regione del Veneto e della Fondazione Mac nell’ambito dell’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che si è svolta 3 settembre 2023 all’interno dello Spazio Regione del Veneto – Veneto Film Commission allestito presso l’Hotel Excelsior.
Gli obiettivi
L’idea è di valorizzare il profilo dei due pontefici veneti del Novecento – Giuseppe Sarto, Papa Pio X (1903-1914) e Albino Luciani, Papa Giovanni Paolo I (1978) – a partire da differenti traiettorie di ricerca che ruotano attorno all’audiovisivo. Da un lato, all’interno di cineteche e archivi in Italia e all’estero, si prevede di effettuare la mappatura delle fonti audiovisive, dei film fiction e non fiction e dei documenti correlati che sono stati prodotti sui due pontificati. Dall’altro, si tratta anche di realizzare una ricognizione degli scritti e dei discorsi dei due pontefici – anche prima dell’elezione al soglio di Pietro – per ricostruire il rapporto tra queste due figure e l’universo dei media.
Gli auspici
“Mi auguro che a questo incontro ne possano seguire molti altri per raccontare l’evoluzione del progetto”, ha affermato il Presidente della Fondazione Mac monsignor Dario Edoardo Viganò, ringraziando il presidente della Regione Veneto per l’eccezionale opportunità. Nel suo saluto inviato all’evento, il governatore Luca Zaia, ha sottolineato l’importanza delle sinergie messe in campo. “Il merito – ha dichiarato – sta proprio nel nuovo approccio storico-critico con il quale viene gettata ulteriore luce conoscitiva su documenti di estrema importanza per delineare le caratteristiche del filo comune che ha unito il cattolicesimo con il lento, ma costante sviluppo dei mass-media e, al contempo, risulta fondamentale per leggere in profondità i percorsi di maturazione dei testi ponendoli in stretta relazione alle più generali politiche ecclesiastiche e al contesto globale nel quale essi vennero prodotti”.
Il messaggio del ministro Sangiuliano
Anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha fatto pervenire un suo personale messaggio in occasione della presentazione. “È un progetto di particolare interesse – si legge – perché capace di mostrare come si possa rispondere in modo virtuoso alle urgenze che riguardano il nostro patrimonio culturale audiovisivo e la storia del cinema e della televisione italiana”. “Caratterizzandosi come ‘Cineteca di cineteche’ specializzata nella memoria audiovisiva del cattolicesimo – ha aggiunto il ministro – la Fondazione MAC viene a colmare, nell’ambito del panorama nazionale e internazionale, un importante vuoto storico-culturale, grazie a progetti che si caratterizzano, come quelle odierno, per il loro alto livello istituzionale e scientifico”.