L’Archivio storico video-fotografico dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”

La storia audiovisiva dell’«Ospedale dei Bambini»

Nel 2019 l’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” ha compiuto 150 anni. Dalle prime quattro bambine ricoverate nell’«ospedalino di via delle Zoccolette» fino ai seicento posti letto di oggi, dislocati su più sedi, e ai progetti di cooperazione internazionale che coinvolgono molti paesi in tutto il mondo, sono «forse centinaia di migliaia le vite incontrate, accudite, salvate o semplicemente accompagnate» (Mariella Enoc, Prefazione, in A. Casavecchia, L’ospedale dei bambini, 1869-2019 una storia che guarda al futuro, Rizzoli, Milano 2019, p. 5). Non più solo bambini di Roma, ma provenienti da tutta Italia e dall’estero. Questo percorso di crescita del più antico ospedale pediatrico d’Italia divenuto «l’ospedale dei figli del mondo» è documentato da centinaia di foto (le più antiche delle quali risalgono alla fine dell’800), alle quali si sono aggiunti spezzoni sonori e cinematografici che documentano da una prospettiva inedita la costruzione di nuovi padiglioni, le visite dei pontefici e dei personaggi illustri, gli eventi più significativi della vita dell’Ospedale e dei bambini che qui sono stati curati in tanti anni di storia. Piccoli sguardi sul passato – per usare il peculiare punto di vista dei suoi piccoli pazienti – che l’Ospedale ha recentemente voluto proiettare nel futuro, in occasione del 150° anniversario dalla fondazione, cominciando un lavoro di riorganizzazione del suo ricco patrimonio che ha condotto alla digitalizzazione di foto e filmati corredati con alcune prime informazioni rintracciabili attraverso testi scritti e testimonianze dirette.

La collezione

I materiali che pubblichiamo sono frutto dello specifico progetto di ricerca realizzato dal CAST tra il 2022 e il 2023, Piccoli sguardi tra passato e futuro. L’Archivio storico video-fotografico dell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” (link alla pagina progetto sul sito CAST). Gli esiti del progetto hanno condotto a recuperare materiali eterogenei che si legano a tre visite dei pontefici all’Ospedale: quella di Giovanni XXIII del 25 dicembre 1958, quella di Paolo VI il 1° gennaio 1968 e, infine, quella voluta da Giovanni Paolo II il 7 gennaio del 1979. Oltre alle fonti audiovisive, si è proceduto all’individuazione di documentazione fotografica, documentale e di un’ampia selezione di materiale a stampa (in particolare articoli su quotidiani e periodici di orientamento cattolico) utile a inquadrare in un contesto più ampio l’impatto che ebbero nella società italiana questi avvenimenti. Svolta l’attività preliminare di ricerca, si è poi proceduto alla loro catalogazione secondo la normativa e gli standard di settore previsti a livello nazionale e internazionale. Si sono poi operate specifiche ricerche in archivi nazionali (Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico; Istituto Luigi Sturzo di Roma; Teche Rai) per ampliare lo sguardo di indagine nel quale collocare le fonti audiovisive, in particolar modo attraverso una stretta sinergia con l’Archivio storico dell’Istituto Luce Cinecittà.

In particolare, al momento vengono presentati:

  • 3 video riferiti alla visita di Giovanni XXIII del 25 dicembre 1958 presso la sede del Gianicolo  che risultano particolarmente importanti perché si tratta della prima documentazione audiovisiva prodotta all’interno dell’Ospedale e perché, più in generale, questo materiale risulta essere di non facile reperibilità. Di grande interesse, soprattutto perché del tutto inedito, è il breve filmato girato in 16 mm che racconta l’evento da un punto di vista non conosciuto fino ad oggi e che permette di aggiungere un ulteriore tassello alla ricostruzione dell’incontro natalizio del papa con i piccoli pazienti del “Bambino Gesù”.
  • 1 video in 8mm di circa 27 minuti della visita all’Ospedale di Paolo VI del 1° gennaio 1968 in occasione della prima Giornata mondiale della pace indetta dal pontefice l’anno precedente. In questa occasione, come testimoniato dal filmato, il pontefice ebbe modo di celebrare la messa nella cappella interna dove si erano radunati alcuni pazienti del nosocomio. Il filmato, che già è stato in parte utilizzato per le celebrazioni del 150° dell’ospedale e documentari, viene qui presentato nella sua interezza.
  • Materiale fotografico delle visite di Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II all’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”. Si tratta senza dubbio della sezione documentale più importante, che permette di ricostruire una vera e propria “memoria per immagini” e raccontare i rapporti dell’istituzione ospedaliera con i diversi pontefici anche attraverso questo originale punto di vista. Larga parte di questo materiale è messo per la prima volta a disposizione del pubblico.

  • Articoli di giornale di area cattolica che raccontano, anche attraverso l’utilizzo delle immagini, le visite dei pontefici all’Ospedale. In particolare si sono presi in considerazione testate quotidiane della Santa Sede («L’Osservato romano» e «L’Osservatore della Domenica»), della Democrazia Cristiana («Il Popolo») e dell’Azione cattolica italiana («Il Quotidiano»); oltre a questo si sono aggiunti contributi di periodici e riviste («In Alto!»; «Iniziativa»; «Noi uomini»; «Ricerca»). Attraverso questa selezione di materiale a stampa, come detto, è possibile inserire gli eventi in una cornice socio-culturale più ampia e darne interpretazioni diverse a seconda del dibattito e della riflessioni che le visite in questione fecero scaturire nella società. Per parte di questo materiale il Cast ha collaborato con alcuni enti conservatori che hanno permesso la digitalizzazione della documentazione: Isacem – Istituto per la storia dell’Azione cattolica e il movimento cattolico in Italia Paolo VI; Istituto Luigi Sturzo, Biblioteca “Gabriele De Rosa”, Fondo Periodici; Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.

  • Documentazione cartacea inerente la testimonianza della presenza dei pontefici nella giornata di visita all’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”. In particolare, sono state individuate le due firme ufficiali di Paolo VI e Giovanni Paolo II apposte nel libro dei visitatori. 
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